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venerdì 25 maggio 2012

Manfredonia: Bando gestione Mercato Ittico, deserto, ora, cerchiamo sinergie con la città di Rovigo

Il bando per la ricerca di un gestore del mercato ittico di Manfredonia andato deserto, ha portato allo scoperto una delle criticità più avvertite e condizionanti del sistema ittico di Manfredonia, l’assenza di una capacità organizzativa della categoria degli operatori della pesca. 
L’attesa piuttosto diffusa era quella di vedere la categoria direttamente interessata, responsabilmente pensosa dei propri destini, mettersi al comando di quello che è il motore che regola i flussi della loro attività, la commercializzazione innanzi a tutto. Così non è stato.
A riprendere l’iniziativa per cercare le soluzioni più acconce per ridare fiato e avvenire ad una risorsa indubbiamente di basilare importanza nel contesto economico non solo cittadino, il sindaco Angelo Riccardi che ha avviato una serie di contatti con i riferimenti più rappresentativi e avanzati del settore. 
Tra questi il Distretto ittico di Rovigo è quello che ha interpretato al meglio le grandi potenzialità che il settore ittico esprime sia in termini di attività di pesca in mare che di allevamento.

Il sindaco Riccardi, accompagnato dall’assessore alla pesca Antonio Angelillis e dal presidente della organizzazione produttori locali Nunzio Stoppiello, ha incontrato il direttore della Camera di Commercio di Rovigo della quale il Distretto ittico è parte integrante, Massimo Barbin, col quale è stato compiuto un ampio escursus delle due realtà ittiche, quelle appunto di Manfredonia e di Rovigo, con la prospettiva di individuare dei riferimenti di contatto per una possibile interazione collaborativa. 
Di quella manfredoniana sono state evidenziate essenzialmente le eccellenze costituite principalmente dalla qualità del pesce e dalla struttura mercatale. 
Risorse essenziali per qualificare le attività di un settore peraltro in forte regresso per una serie di ragioni oggettive ma anche locali. 
Una filiera alquanto corta, fuori pertanto dai canali di sviluppo di un settore che mostra notevoli margini di espansione. 
 
Una arretratezza, quanto meno una inadeguatezza strutturale evidenziata dalla filiera lunga che caratterizza e sostiene il Distretto ittico che fa capo a Rovigo i cui punti di forza sono: adozione di tecnologie avanzate, impiantistica d’avanguardia, professionalità degli operatori, sistema di interazione tra i diversi settori, dalla pesca alla trasformazione del prodotto, dalla sua commercializzazione e dalla logistica alla distribuzione in Italia e all’estero.
I numeri sintetici rappresentativi di tanto movimento sono: 500 milioni di euro di fatturato e 3.500 addetti (per Manfredonia sono rispettivamente 45 milioni di euro e circa un migliaio di addetti). 
Il sindaco Riccardi ha offerto la massima disponibilità a mettere in sinergia le risorse di Manfredonia con quelle di Rovigo.

Ritengo – ha commentato il sindaco - vi siano considerevoli margini per avviare una collaborazione con gli amici di Rovigo per ridare ai rispettivi settori pesca, quei valori aggiunti di cui potranno beneficiare entrambe le realtà economiche che hanno nel mare i riferimenti fondamentali. 
Naturalmente ci sarà molto da lavorare. In questa prospettiva determinante sarà l’atteggiamento e il concorso dei diretti interessati. 
Fare sistema anche nel mondo della pesca, è oggi più che mai vitale per la sopravvivenza di quelle attività che vanno aggiornate nelle loro concezioni tradizionaliste e messe al passo dei tempi”.
Il direttore Barbin ha espresso grande interesse per “le prospettive che si possono aprire dalla collaborazione con la marineria di Manfredonia della quale conosciamo le capacità operative. 
Il settore è – ha aggiunto Barbin - in continua evoluzione, è pertanto assai opportuno che si stabiliscano sinergie mirate che diano prospettive certe al settore”.
E’ stato pertanto convenuto di approfondire il discorso in un prossimo incontro a Manfredonia.

Ufficio Stampa e Comunicazione 

Comune di Manfredonia (FG)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah.... è più facile, per la marineria, vendere in nero ai grossiti piuttosto che far passare il pescato dal Mercato...

Anonimo ha detto...

I RICCHI NOSTRI PESCATORI(altro che IMU O PATRIMONIALE!)dopo essersi lamentati,per anni,di non aver un Mercato Ittico adeguato ed all'altezza dei tempi,e dopo averlo portato al collasso ed al fallimento(mancato conferimento del pescato,usufrutto dei locali e servizi ,alle cooperative di cui ne fanno parte,Ora:NON HANNO AVUTO NEANCHE LE PALLE PER PARTECIPARE ALL'ASTA DI GESTIONE DEL MERCATO ITTICO e come al solito,ci svendiamo a quelli del nord!E' successo con la Daunia Risi;con il Contratto d'ARIA(no d'AREA!);con l'OASI Lago Salso;con tnte altre cose ed ora col Mercato Ittico.Facciamo schifo,mi metto pur io in mezzo!Siamo meridionali e per giunta di Merda!A noi ,occorrono le dittature!Solo così siamo contenti e possiamo continuare a lamentarci....dicendo che,purtroppo ,non siamo liberi!Schifo,schifo e all'infinito SCHIFO!

Anonimo ha detto...

Dicono i pescatori che la colpa non è la loro,ma di coloro che hanno gestito il Mercato in questi anni e dei nostri Amministratori, i quali hanna avuto i soldi dalla Regione e dallo Stato e se li sono spartiti.Dove stà la verità?Perchè chi sà, non parla?La mafia non è solo quella che la TV ed i giornali ci vogliono far vedere,LA MAFIA è tutto ciò che non ti fà essere libero di pensare e di agire.Mafia è il non poter criticare ,liberamente,coloro che ti amministrano o che per conto di enti statali o parastatali,dovrebbero darti un servizio.Mafia è l'elemosinare un lavoro che ti spetta di diritto ed essere pagato di conseguenza.Mafia è essere preso per i fondelli e pagare un affitto di casa impossibile e vedere che tanti,attorno a te,diventano multiproprietari.Mafiosi sono tanti presidenti di cooperative,che conoscendo i meccanismi della legge italiana,sanno che,dopo tanto tempo,ne usciranno puliti.Mafiosi sono coloro che utilizzano la politica per farsi i cazzi propri,danneggiando tantissimi altri.Mafiosi sono coloro che utilizzano il tuo peccato o la tua libertà d'agire,per sottometterti.Vorrei poter continuare ma.....

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