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sabato 26 maggio 2012

Manfredonia: "Non sono venuto per essere servito, ma per servire”, elezioni dell'OFS

<<Dice il Signore: “Non sono venuto per essere servito ma per servire”. 
Coloro che sono costituiti in autorità sopra gli altri, tanto devono gloriarsi di quell’ufficio prelatizio, quanto se fossero deputati all’ufficio di lavare i piedi ai fratelli. 
E quanto più si turbano se viene tolta loro la carica che se fosse loro tolto il servizio di lavare i piedi, tanto più mettono insieme per sé un tesoro fraudolento a pericolo della loro anima>> [F.F. 152-153].
Si è aperto con questo brano, tratto dalle Fonti Francescane, il Capitolo dell’Ordine Francescano Secolare (già Terz’Ordine Francescano) avutosi nel Convento Santa Maria delle Grazie di Manfredonia il 10 maggio c.a.; parole ispirate da un profondo spirito di semplice ed umile sapienza divina, uscite direttamente dalla bocca del Nostro Francesco d’Assisi, così come dal suo cuore ad ogni passo del suo cammino, sempre più conforme a quello di Gesù Cristo fuoriuscì, 800 anni or sono, la tenera accoglienza di quei laici innamorati e desiderosi di vivere nel mondo (secolari) alla sequela del Santo poverello e riunirli in un Ordine, con una regola propria ispirata al Santo Vangelo, con un Obiettivo comune, con uno stile di vita sobrio e semplice, ma che lasciasse il segno in se stessi e negli altri. 

In poche ma significative parole, quelle proferite da Padre Pasquale, il sunto del brano: l’unità di misura per valutare se Dio è dentro noi è l’idea che abbiamo di servizio e quanto ognuno è disposto a chinarsi per lavare i piedi e servire il fratello, così come Gesù ha fatto. 
A questo servizio, sono stati chiamati i nuovi eletti dal capitolo dell’OFS1 di Manfredonia. 
Un capitolo: lo stesso termine, sinonimo di elezione, utilizzato da Francesco per le “cariche” attribuite ai fraticelli, durato una manciata di minuti. 
In rare occasioni i “Fratelli e le Sorelle della Penitenza” (il nome originario attribuito da Francesco ai secolari) della fraternità OFS1 si è manifestata così compatta: lo Spirito Santo, tanto invocato per illuminare i cuori dei singoli partecipanti, aveva agito. E così, alla presenza dell’Assistente locale -Padre Mariano De Cata-, dell’Assistente regionale -Padre Pasquale V. Gallo-, della Ministra Regionale dell’OFS -Maria Ranieri- e della fraternità OFS1 di Manfredonia, l’esito del capitolo: Matteo Santoro -Ministro-; Immacolata Clemente -Vice Ministro-; Matteo Trotta, Franco Morlino e Francesco Bergantino -Consiglieri-.

Il nuovo consiglio, si è costituito e i suoi componenti hanno accettato la loro vocazione, la loro chiamata: una chiamata quotidiana a cui si ha la libertà di scegliere se conformarsi o meno. 
La parvenza di mera burocrazia ha lasciato subito il posto al sentimento vero e sincero, quello della famiglia: auguri, raccomandazioni, baci, consigli, abbracci, occhi lucidi e sguardi di commozione e di speranza come quelli di un genitore nei confronti dell’amato figlio, come quelli di un innamorato nei confronti della sua amorosa. 
È tutto ciò la dimostrazione di come lo Spirito Santo possa aleggiare su ogni cristiano ed è tutto questo che dimostra giornalmente come è possibile seguire il cammino di Francesco. 
La scelta di chiamar per nome questo Santo straordinario non è casuale: il nome ti avvicina, non crea barriere o muri frapposti tra gli interlocutori, dà un senso di confidenza, di amicizia, di appartenenza; Dio stesso mi (e ci) ha chiamato/i per nome. Dio stesso si è fatto chiamare per nome. 
Quindi, Francesco. Il suo chiamarlo per nome ricorda, soprattutto, la sua natura umana e, il suo semplice nome, insegna come un uomo, il più misero, possa veramente concretizzare ciò che Gesù ci ha insegnato: amare e servire. Servire come Lui ha servito. 

Servire come è chiamato il Ministro e il consiglio tutto a servire. Il Ministro, dal latino “ministerum”, vuol dire appunto servizio: il ministro è il primo servo della fraternità e con lui il consiglio! Servo e non schiavo. Servo chiamato ad essere “deputato all’ufficio di lavare i piedi”
Ed è questo il proposito del nuovo consiglio: servire e mettersi a disposizione della fraternità, come fosse l’ultima ruota del carretto; farsi piccoli e dar voce al singolo fratello, chinarsi come un padre si china fino all’orecchio del figliolo per sussurrargli dolci parole e premurose raccomandazioni ed aprirsi all’altro per accendere la luce dell’amore cristiano e dell’entusiasmo e dell’opera francescana. 

Un nuovo cammino è partito. 
Un nuovo cammino che non può non guardare con senso di gratitudine al passato e con senso di speranza al futuro; un nuovo cammino che lasci il seno! 
E, sulla benedizione del guardiano del Convento Santa Maria delle Grazie - Padre Urbano De Colellis, il proposito del nuovo Ministro dell’Ofs1 di Manfredonia: “essere Ministro tra ministri, servo tra servi”.
Laudato sii mi Signore per tutte le Tue creature, ivi compreso ogni singolo fratello che ci hai donato sui passi del nostro cammino.
Un augurio sincero al consiglio OFS1, alla fraternità e ad ogni singolo simpatizzante. 
Un augurio racchiuso nel celebre e profondo saluto francescano: Pace e Bene! 

“il ministro Matteo Santoro”

1 commenti:

Paola ha detto...

Servo tra i servi.. E' questo a cui il Signore ti ha chiamato! Umile e non lo ammetti, semplice ma lo neghi.... Un nuovo grande ministro.. Una speranza che si tinge di Letizia nelle mura del nostro Convento! Complimenti Teo! Paola

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