
Si tratta del primo lotto funzionale di 500 mila euro finanziati dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici di Bari, il cui obiettivo è quello di procedere al preventivo puntellamento delle strutture superstiti del complesso conventuale che si ergeva alle spalle della chiesa monumentale assisa ad una dozzina di chilometri da Manfredonia, ai bordi della statale per Foggia.
I successivi lotti dovranno provvedere al restauro della struttura e dunque alla restituzione degli ambienti recuperati alla loro funzionalità.

Una missione che quella comunità sta svolgendo egregiamente visti i risultati che vanno maturando in termini di iniziative e dunque di partecipazione di fedeli.

Su di esso aleggia un sicuro soffio di vitalità portato dalla entusiasmante presenza umana dei Ricostruttori e dalla ricostruzione di gran parte della articolata struttura.
Lo stato di rovina degli ambienti è ormai vicino alla soglia del 50 per cento, dalla Soprintendenza ritenuta il limite minimo per consentire la riedificazione.
“I locali, disabitati dai primi dell’Ottocento, hanno subito – rileva l’architetto Nunzio Tomaiuoli, progettista e responsabile degli interventi - il degrado della natura ma ancor più hanno nuociuto i furti e le inconsapevoli devastazioni prodotte dai restauri degli Anni '50 che hanno, tra l’altro, demolito parte del prospetto ovest del convento”.
Ai guasti e all’incuria dell’uomo si sono aggiunti i ben più gravi danni del tempo. “I crolli delle coperture – evidenzia l’architetto Antonello D’Ardes, consulente dei rilievi - sono iniziati già dall’Ottocento e sono proseguiti fino ai giorni nostri.
Restano ancora coperti alcuni ambiti del primo corridoio e del palazzetto settecentesco”.

Auspico pertanto che la realizzazione delle opere per ridare dignità ad un complesso architettonico tra i più ricchi e pregevoli del Mezzogiorno e dunque vitalità ad un luogo tra i più amati non solo dai sipontini, non si fermino al primo lotto e, per il raggiungimento della meta conclusiva, l’Amministrazione Comunale continuerà a fare tutto quanto di propria competenza, proseguendo senza interruzione fino al compimento del recupero del monumento”.
1 commenti:
Speriamo che sia la volta buona.Dopo tantissimi anni e dopo numerosi furti(anche il presepe in scarabattola o è stato venduto?),con la presenza,sul posto,di religiosi,speriamo in un rilancio religioso -culturale,di questo complesso abbaziale.Buon lavoro ed auguri!
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