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lunedì 18 giugno 2012

Manfredonia: Soppressione della sede del Tribunale, una tiepida speranza per il futuro...

La prospettiva di una soluzione che scongiuri l’annunciata soppressione della sede del Tribunale di Manfredonia, sede distaccata di Foggia, è legata all’esile fiammella di una dovuta speranza di circostanza. 
Una speranza che avrà una prima verifica il 22 prossimo quando si riunirà il Consiglio dei Ministri che deciderà dove e come indirizzare la scure per i tagli anche al settore della Giustizia. 
Il secondo e decisivo riscontro si avrà col successivo passaggio in Parlamento che dovrà ratificare o correggere le proposte del Consiglio dei Ministri.
L’aria che spira non è di quelle che lasciano spazio a promettenti aspettative.
Gli avvocati di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Vieste, Mattinata e Zapponeta, i Comuni cioè sui cui territori ha competenza il Tribunale di Manfredonia, si sono riuniti in assemblea presieduta dal presidente dell’Unione degli avvocati, Francesco Casieri, presso la sede del Tribunale di Piazza Alessandro Galli, per un esame della situazione e per enucleare eventuali iniziative. 
Gli spazi di intervento che si offrono, è stato evidenziato, non sono molti, anzi limitati ad un colpo di coda del Parlamento che prendendo in considerazione le situazioni particolari di quei presidi giudiziari sparsi sul territorio nazionale che espongono un ruolo di attività significativa, ne salvino l’esistenza. 
 
Come appunto il Tribunale di Manfredonia che “si distingue – è stato ribadito – positivamente sotto il profilo dell’elevata capacità di smaltimento dei giudizi civili e penali e possiede gli ulteriori requisiti tecnici che consentono una maggiore capacità di lavoro, e dunque ne giustifichino la conferma della la sua presenza”.
Nota non trascurabile è quella relativa alla sede costruita negli anni novanta dotata di tutti i più avanzati standard tecnici per un Tribunale pensato per guardare al futuro, per essere un riferimento fondamentale in un territorio, quello garganico, particolarmente abbisognevole di presidi giudiziari in grado di fronteggiare situazioni critiche che spesso cadono nell’emergenza. 
Non a caso e in questo contesto, è stata decisa l'istituzione a Manfredonia di una sezione staccata della Direzione Investigativa Antimafia (DIA).
Una palese e grave contraddizione in termini le cui conseguenze possono essere anche facilmente immaginabili, è stato evidenziato dall’assemblea che ha rimesso ogni ultima speranza di raddrizzare una situazione difficile, ai “rappresentanti politici nelle istituzioni di adoperarsi presso il Governo ed il Parlamento a tutela delle ragioni del territorio e delle sue popolazioni”.

Intervenendo nuovamente sul problema, il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, ha espresso “sentita partecipazione all’azione meritoria che gli avvocati stanno conducendo a difesa di un presidio per il quale la città si è battuta per vedere riconosciuto un diritto che oggi viene messo in discussione per un effimero gioco di numeri”, ha evidenziato come “i tagli riguardino tutti i Tribunali esistenti nei diversi centri sparsi per l’Italia. 
Una considerazione – rileva - che non giustifica e non addolcisce più di tanto un boccone amaro che non riusciamo ad ingoiare. 
Nel caso di Manfredonia, il Tribunale rappresenta una conquista sociale significativa che ha contribuito enormemente alla promozione della cultura della legalità di un territorio proteso verso uno sviluppo culturale ed economico e dunque sociale. 
L’auspicio è pertanto quello di un ripensamento del Governo nella convinzione che la conferma del Tribunale di Manfredonia non può che portare benefici anche economici al settore”.

Riccardi ricorda inoltre la decisa presa di posizione dei Sindaci garaganici (Vieste, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Zapponeta oltre a Manfredonia stessa) riunitisi in seduta congiunta, tenuta nel gennaio scorso a Manfredonia, per dimostrare “l’assoluta contrarietà alla eventuale soppressione della Sezione distaccata di Manfredonia e degli Uffici dei Giudici di pace dei Comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo e Vieste”, è detto tra l’altro nel documento inviato al Ministro della Giustizia, al Presidente della Corte d’Appello di Bari, al Presidente del Tribunale di Foggia, al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Foggia.

Ufficio Stampa e Comunicazione

Comune di Manfredonia (FG)

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