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sabato 29 settembre 2012

Manfredonia: Campo e la Torre sul Pirp, abbiamo solo investito 50 milioni di euro per la riqualificazione

"Sono i consiglieri comunali ed i dirigenti cittadini del PdL a dover dire alla città, non certo a me o al PD, se sono favorevoli o meno all’investimento di circa 50 milioni di euro per la riqualificazione di una delle aree urbane più disordinate e meno servite della città
Il resto sono le solite quattro chiacchiere con cui hanno inutilmente tentato di emergere da 20 anni di opposizione”. 
E’ il segretario provinciale ed ex sindaco di Manfredonia Paolo Campo, con al fianco il capogruppo a Palazzo San Domenico ed ex assessore all’Urbanistica Franco La Torre, a replicare alle “strumentali polemiche” del PdL sipontino sulla legittimità del P.I.R.P. Manfredoni@ttiva e l’inchiesta giudiziaria scaturita dall’esposto di un gruppo di cittadini più interessati a preservare la vista del mare dalle loro case che al complesso e articolato piano di riorganizzazione urbanistica che la Regione Puglia ha preso a modello per la legislazione in materia”.

La pianificazione interessa una delle zone di espansione più vecchie della città, in cui si trovano l’ex mattatoio e la dismessa cava Gramazio, che l’Amministrazione Campo intendeva riqualificare con circa 50 milioni di investimenti pubblici e privati destinati a realizzare: 30 alloggi di edilizia sovvenzionata oltre a quelli di edilizia privata; risanamento e recupero ambientale della cava; realizzazione di un presidio sanitario, del Centro sociale, della scuola materna, di un Parco urbano e del City center; realizzazione di un parco giochi e di aree verdi; ristrutturazione della media Don Milani; manutenzione degli immobili dello I.A.C.P.
Interventi da realizzare in variante al Piano Regolatore vigente – spiega Franco La Torre – diminuendo la superficie edificabile rispetto a quella prevista dal PRG e abbassando l’altezza delle palazzine che oggi potrebbero essere legittimamente costruite davanti alle case di chi protesta. 
E’ anche per questo che l’assessore regionale Angela Barbanente, il sistema imprenditoriale manfredoniano e migliaia di cittadini che hanno partecipato attivamente alle conferenze pubbliche hanno apprezzato e condiviso una programmazione forse troppo complessa per essere compresa dai rappresentanti del PdL”.

Sul merito dell’inchiesta non c’è nulla da dire se non che siamo assolutamente convinti della legittimità degli atti compiuti ed altrettanto assolutamente fiduciosi che la magistratura lo riconosca, com’è sempre accaduto in tutti questi anni – riprende Paolo Campo – Per il resto, si tratta di una vicenda ampiamente conosciuta ed approfondita, trasparente nei suoi percorsi amministrativi e lineare nelle sue finalità politiche. 
Forse il problema è proprio questo: la nostra Amministrazione è stata capace di compiere scelte complesse per offrire risposte ai cittadini, da qualcuno giudicate troppo di sinistra eppure apprezzate dalla stragrande maggioranza degli elettori.
Se davvero il PdL vuole aspirare a governare la città, senza rifugiarsi nella logica commissariale, la smetta di attivare polemiche strumentali e di occuparsi del passato; si concentri su ciò che è utile ai cittadini e provi a convincerli della bontà dei suoi programmi.
Per parte nostra – conclude il segretario provinciale del PD – i manfredoniani, e non solo, sanno chi siamo e come abbiamo amministrato, ed è per questa ragione che da 20 anni ci premiano con il loro consenso”.

 PD Capitanata

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma a Manfredonia la gente ha un modo di pensare fuori dalla logica, si pensa ad interessi personali"veduta mare...tra l'altro distante un km" e non a utilizzare i fondi regionali del PIRP per rendere piu' vivibile la citta' stessa, riqualificando zone a dir poco degradate...NOI VOGLIAMO UNA MANFREDONIA VIVIBILE....il COMITATO ZONA F...reclamasse cose piu' serie....gente egoista...pensate AL BENE DI MANFREDONIA...VERGOGNATEVI.

Anonimo ha detto...

In alcune zone della città ci vorrebbe poco per migliorarle,invece si preferisce.....progetti faraonici che......invece...racchiudono grossi interessi.Oramai in città si favoleggia(saranno favole o cose vere?)di arricchimenti,improvvisi e rapidi di persone che a mala pena riuscivano a mettere ,a tavola, un piatto di rucola raccolta in periferia.Si mormora di tanti che sono passati nelle stanze del potere e che oggi,anche fuori,sono potenti ugualmente.Si dice e non si dice.Mezze frasi ,nomi,nomignoli e roba varia.......fino a quando,ci si augura che oltre a quelli nazionali e regionali,ci hanno e ci stanno prendendo per il sedere anche quelli locali,e che questi,prima o poi(sarebbe meglio prima!)mettano il piede in fallo ed allora si che ne vedremo di belle,altro che Cava Gramazio!

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