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mercoledì 5 settembre 2012

Oasi Lago Salso: Pochi controlli delle forze dell’ordine preposte, contro i bracconieri

Bracconiere
Anche quest’anno, fra mille polemiche è iniziata la stagione venatoria e purtroppo si scopre che nei siti più sensibili, il controllo da parte delle forze dell’ordine preposte è mancato.
Un tremenda siccità che ha colpito la Puglia ha lasciato le zone umide di Capitanata come delle vere e proprie oasi nel deserto del Tavoliere, qui si concentra la maggioranza delle specie e delle popolazioni di uccelli comprese quelle di interesse prioritario, ebbene proprio qui, elencando le località come la Laguna di Lesina, il Lago Salso e le Saline di Margherita di Savoia, dove si dovrebbero concentrare gli sforzi per evidenziare la presenza dello stato, il controllo non c’è stato. 

Gli orari dei bracconieri (perché si vuole evidenziare che si tratta di persone abituate ad andare contro le leggi) non corrispondono agli orari delle forze dell’ordine e quando i volontari del Centro Studi Naturalistici onlus, segnalano irregolarità palesi come è successo durante la pre apertura della stagione venatoria 2012, ci si sente rispondere che non ci sono i mezzi, che la pattuglia disponibile è a tanti chilometri di distanza con una continua reiterazione di atteggiamenti illegali perché continuamente impuniti. 
Siamo consapevoli delle difficoltà che fanno mancare uomini, mezzi e risorse a coloro che devono tutelare il bene comune e la legalità, ma dobbiamo chiedere uno sforzo di coordinamento da parte del Prefetto per coordinare semplici attività di presenza sul territorio che, se effettuate in maniera sinergica e ottimizzando gli orari, sicuramente avranno una ricaduta positiva circa la presenza dello Stato in difesa del nostro patrimonio ambientale.

Perciò chiediamo che vengano previsti turni di controllo nei siti più sensibili come all’Oasi Lago Salso e la laguna di Lesina e Varano, nelle giornate e negli orari “più caldi”. 
Tanto per fare un esempio, i bracconieri di uccelli acquatici non vanno in orari giornalieri, ma sfruttano gli orari più consoni al movimento delle anatre e cioè per alcune ore prima e dopo il tramonto e l’alba oppure in presenza della luna piena anche durante la notte, quindi è inutile inviare una pattuglia in pieno giorno. 
Pertanto è necessario da parte del Prefetto farsi garante di questo problema che vede durante la stagione venatoria la sospensione della legalità per ampie aree della provincia di Foggia, che rappresentano solo un danno spesso gravissimo alla fauna e all’ambiente ma anche per l’incolumità delle persone costrette per lavoro a condividere il territorio presidiato da questi delinquenti.. 
Aspettiamo con ansia provvedimenti tesi ad una soluzione di queste problematiche e a tal scopo chiediamo un incontro con il prefetto di Foggia al quale illustrare queste tematiche. 

Centro Studi Naturalistici ONLUS

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