
In sede di conversione in legge del provvedimento in oggetto è rimasto inalterato il disposto dell’art.7, comma 11, del suddetto decreto il quale dispone che “ al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, il Ministro della Salute, con proprio decreto, adotta di concerto con il Ministro delegato al turismo e allo sport , dispone garanzie sanitarie mediante l’obbligo di idonea certificazione medica , nonché linee guida per l’effettuazione dei controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione e l’impiego, da parte di società sportive sia professionistiche che dilettantistiche, di proprietari di impianti sportivi, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri importanti dispositivi salvavita”.
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Peraltro, in data 18 ottobre 2012, la Camera Dei deputati, nel licenziare, in prima lettura, il testo del ddl di conversione del succitato decreto – legge, poi trasmesso al Senato per la definitiva approvazione, ha accolto un ordine del giorno (o.d.g. 9/5440-AR/18-Barbaro) il quale impegna il Governo a “ valutare l’opportunità di coinvolgere il CONI,le Federazioni Sportive Nazionali e gli Enti di Promozione Sportiva per condividere i contenuti del decreto nella parte riguardante la tutela della salute degli sportivi e di prevedere, nelle linee guida contenute da quest’ultimo, l’obbligo per gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, le università e gli impianti dove si svolge una attività sportiva di qualsiasi genere, di dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di dispositivi salvavita,specificando quali dovranno essere i soggetti titolari del loro acquisto, nonché la formazione e l’abilitazione del personale”.

Noi della CIVILIS Confederazione Europea onlus di Manfredonia dell’ Ente di Promozione Sportiva A.C.S.I. del C.O.N.I., denunciamo tutto questo, ma ci chiediamo, chi deve controllare e far rispettare le leggi…?
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