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lunedì 21 gennaio 2013

Manfredonia: Delle Noci, "Le confraternite si dovrebbero rivalere dal comune e non dagli usuari"

Le feste natalizie, che c’invitano ad essere “BUONI”, crea disattenzione e disinteresse per questioni che riguardano i diritti dei cittadini. 
Per questo ho deciso di soprassedere, per un certo periodo, sulla questione delle confraternite
Onde evitare che la questione cada nel dimenticatoio, vi invio una ulteriore riflessione.
Come v’è noto, in data 15/11/2012 ho protocollato una lettera aperta al Sindaco di Manfredonia sulla questione delle confraternite. La risposta mi è pervenuta il 18/12/2012. 
Stranamente dopo che, non avendo ricevuto alcuna risposta dal Sindaco, ho scritto al Prefetto di Foggia. In prefettura la lettera è stata ricevuta il 14/12/2012.
A tutt’oggi non è pervenuta alcuna risposta dal Prefetto.

Analizzando, però, la risposta del Sindaco Angelo Riccardi si rilevano delle questioni alquanto anomali. 
Il Sindaco sostiene che : “… con sentenza n. 3/2012 il Tribunale di Manfredonia ha dichiarato il diritto di proprietà dell’Arciconfreternita della Morte, …”; il Comune di Manfredonia ha impugnato la sentenza dinanzi alla Corte D’Appello di Bari, con apposita richiesta preliminare di sospensione della esecutività della sentenza; le confraternite non hanno mai fornito i dati per l’anagrafe cimiteriale; il Comune non può fare nulla al riguardo in attesa delle ulteriori pronunce giudiziali”.
Analizzando le risposte del Sindaco, secondo il mio modesto parere, per i poteri che gli conferiscono le leggi in vigore, sono da ritenersi avulse da ogni logica nell’assunzione delle proprie responsabilità.
Cito alcuni passaggi solo del D.P.R. 285/90 che, oltre a conferire al Sindaco la piena responsabilità della gestione dell’area cimiteriale, gli conferisce anche il potere di revoca delle concessioni:

  • Art. 85 comma2 - Tutti i rifiuti risultanti dall'attività cimiteriale sono equiparati a rifiuti speciali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1982, n. 915, e devono essere smaltiti nel rispetto della suddetta normativa.
  • Art 92 comma 4 - Non può essere fatta concessione di aree per sepolture private a persone o ad enti che mirino a farne oggetto di lucro e di speculazione.
  • Art 93 comma 1- Il diritto di uso delle sepolture private concesse a persone fisiche è riservato alle persone dei concessionari e dei loro familiari; di quelle concesse ad enti è riservato alle persone contemplate dal relativo ordinamento e dall'atto di concessione. In ogni caso, tale diritto si esercita fino al completamento della capienza del sepolcro.
  • Art. 94 comma 1 - I singoli progetti di costruzioni di sepolture private debbono essere approvati dal Sindaco su conforme parere della commissione edilizia e del coordinatore sanitario dell'Unità Sanitaria Locale competente.

Senza menzionare altre leggi, mi chiedo: Se il Comune di Manfredonia ha chiesto la sospensione del provvedimento, perché ha rilasciato l’autorizzazione a costruire nella “tomba S. Chiara” che aveva già esaurito la capienza del sepolcro? 
Non è forse questa una violazione del comma 1 dell’art. 93 del D.P.R. 285/90? Nella cartellonistica esposta davanti alla tomba in oggetto si legge: “Miglioramento statico del solaio di copertura e ristrutturazione della tomba Santa Chiara”. 
Se si tratta di questo è giusto che si rilasci una licenza per tali lavori, visto che rientra nella competenza della confraternita. 
Se invece si tratta di costruzione di nuovi loculi, creando restringimento degli spazi di percorrenza dei cittadini e disagi per gli usuari, questo rientra tra le responsabilità del Sindaco. 
Se è così, perché il Sindaco non ha atteso la sentenza definitiva per rilasciare le autorizzazioni? 
Se si costruiscono altri loculi o tombette non si potrebbe cadere in una possibile violazione dell’art. 92 del D.P.R 285/90?
Per concludere, visto che, con le tasse dei cittadini di Manfredonia, si retribuisce un esercito di addetti al cimitero, allora le confraternite si dovrebbero rivalere nei confronti del comune e non degli usuari, i quali sarebbero costretti a pagare due volte per gli stessi servizi.
Concludo sottolineando che il Sindaco ha anche il potere di emanare ordinanze, così come ha il potere di esproprio.
Mi fermo qui in attesa che il Prefetto di Foggia fornisca ai cittadini di Manfredonia una risposta alle tante questioni che ho sollevato nella lettera aperta, della quale vi renderò partecipi nel prossimo futuro.

Pino Delle Noci

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