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martedì 12 febbraio 2013

Manfredonia: PDL, "A quando la fine dei lavori nei comparti? Campo e La Torre dimenticano i 10 anni di governo..."

Il Pdl di Manfredonia, in ordine alla posizione assunta dal proprio gruppo consiliare nella seduta odierna del Consiglio Comunale, sulla richiesta di rinvio del punto n.6 e con l’abbandono dell’aula per il suo mancato accoglimento, tiene a chiarire quanto segue.
In campagna elettorale è sensibilità consolidata di non convocare il Consiglio comunale, fatte salve le emergenze, tanto per garantire i giusti equilibri tra le varie posizioni politiche.
Tale sensibilità, come sempre è venuta meno, ma ciò non ci meraviglia giacchè la sinistra è avvezza a comportamenti scorretti pur di strumentalizzare a proprio vantaggio ogni occasione.

Tant’è che su questa legittima richiesta (rinvio di appena 15 giorni) né il Presidente del Consiglio, né l’assessore Palumbo né altro consigliere comunale hanno ritenuto di giustificare tale rifiuto, preferendo come già accaduto in altre circostanze, ignorare i diritti della minoranza.
Sul punto n.6 avente ad oggetto – Convenzione urbanistica dei Comparti edificatori CA1, CA2, CA4, CA5, CA9, modifiche e integrazione art. 29 –comprende sino in fondo quanto possa essere importante trovare una soluzione al problema che attanaglia i tanti proprietari degli alloggi nei Comparti, che ad oggi pur nonostante paghino gli oneri passivi dei mutui accesi, non hanno ancora la possibilità, legittimamente di abitarvi (scarichi in fosse imof, a riscaldamento con bombole di gas e fornitura di corrente con allacci a quella di cantiere o con generatori).

A tal proposito, vogliamo che la cittadinanza ed i proprietari, sappiano che non si può discutere un tema così importante mettendo a disposizione dell’opposizione gli atti soltanto 2 giorni prima della seduta del Consiglio comunale.
Questa circostanza, se non volete credere a noi che siamo di parte, è stata confermata dallo stesso all’Assessore all’Urbanistica Palumbo nel corso del suo intervento in aula.
Le ragioni di tale urgenza sono meramente strumentali poiché la tematica di cui all’art.29, vecchia ormai di quasi 10 anni, viene alla ribalta, caso strano, proprio a 10 giorni dal voto prospettando una soluzione che soluzione non è.
E’ pura campagna elettorale giacchè nel merito la modifica del citato art. 29, ai fini dell’assegnazione degli alloggi ai proprietari, pone sulla loro testa tali e tanti ulteriori vincoli da non garantire il diritto acquisito di godere dell’abitazione secondo criteri ordinari di fruibilità.

Dov’è la certezza della realizzazione delle opere di urbanizzazione (strade, fogna, gas, elettricità)? Quanto ancora dovranno attendere i proprietari degli immobili il certificato di agibilità?
Quanto si dovrà attendere l’Amministrazione per il collaudo dei servizi ai Comparti?
Certo la modifica dell’art.29 non risponde a nessuno di queste domande.
Nell’esprimere, ancora una volta, piena solidarietà a tutti i soci acquirenti delle cooperative, privati e imprese coinvolte, li invitiamo ad aprire gli occhi e far valere i propri diritti al di fuori da facili inganni, perché non si può curare una grave malattia con una semplice aspirina.
Il Pdl di Manfredonia, già fautore della celebrazione di un Consiglio comunale monotematico sull’emergenza abitativa, e nella logica propositiva che contraddistingue ogni sua azione, si impegna, dopo le elezioni, ad istituire un tavolo tecnico che coinvolga i diretti interessati e le cui determinazioni siano risolutive del problema.

Il coordinatore cittadino
Avv. Francesco Santoro



Il gruppo consigliare del PdL, in merito alle proditorie dichiarazioni dei consiglieri di maggioranza rilasciate dopo il legittimo e giustificato abbandono dell’aula in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale, spiega quanto segue.
Quanto alla consigliera Maria Grazia Campo, rileviamo come il suo attacco difetti di onestà intellettuale oltre che cognizione di causa.
Compatiamo il suo stato di estremo imbarazzo nel difendere un piano regolatore che tanto scempio ha determinato e rileviamo come la difesa d’ufficio avanzata non le impedisca di scollarsi di dosso le responsabilità del suo partito - il PD - e dell’ex sindaco Paolo Campo.
Qualcuno dovrebbe ricordare alla consigliera smemorata che suo fratello, che ha governato per 10 anni Manfredonia ha - qualche giorno fa - esordito rammaricandosi per non aver potuto modificare lo stesso piano regolatore, condizionato dalla tutela di interessi non certo pubblici.

Quanto al Capogruppo del PD Franco La Torre, nonché ex-assessore all’urbanistica per i 10 anni del governo Campo, ci saremmo aspettati più enfasi nella difesa delle ragioni e della gestione del suo Ufficio.
Purtroppo, i cittadini si dovranno accontentare di un inconsistente intervento tecnico.
Ha aspettato 10 anni perché altri al suo posto, con una semplice modifica (per noi comunque non risolutiva) della convenzione per i comparti, in pieno periodo elettorale, si attribuissero il merito della risoluzione del problema.
In ultimo, la viltà del comportamento della maggioranza dimostra i sintomi della debolezza delle loro argomentazioni e anziché assumersi le responsabilità dei tanti fallimenti, pensano di trovare facile alibi nelle ragioni, invece, fondate dell’opposizione, nascondendosi dietro la sterile critica, neanche intelligente.

Il Gruppo Consiliare del PDL

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E'una cosa vergognosa solo leggere certe cose,se stiamo a discutere di argomenti,di problematiche che durano da 10 anni,vuol significare che non si e' lavorato bene.
Certo apportare modifiche allo statuto in un periodo prelettorale,lascia pensare .
Basta con giochi politici-imprenditoria,in questo momento,la gente ha bisogno di usufruire delle proprie case,tra l'altro ben pagate.
Fate le opere di urbanizzazione,e non commettete gli stessi errori in futuro,prima le opere e poi si costruisce.

Anonimo ha detto...

Periodo elettorale o meno....
la modifica dell'art.29 semplicemente "attenua" una disparitá di trattamento esistente tra i soci delle cooperative (per i quali "era" necessaria l'abitabilitá ed oggi é necessario solo il certificato di ultimazione lavori) e TUTTI gli altri soggetti che potevano e, tuttora, possono stipulare l'atto di compravendita SENZA agibilitá e SENZA certificato di ultimazione lavori!

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