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lunedì 1 marzo 2010

Riccardi: Le proposte concrete alla Confcommercio e l'ncontro di Borgo Mezzanone

Durante l’incontro-confronto tra i tre candidati a sindaco di Manfredonia avvenuto nei giorni scorsi, la Confcommercio ha presentato un proprio piano di interventi a sostegno delle PMI, toccando i temi della sicurezza e della legalità, del turismo, della viabilità nel centro urbano e dei parcheggi, delle infrastrutture e, soprattutto, del piccolo commercio.
I tre candidati, quindi, sono stati invitati a esporre il proprio programma a riguardo.
Angelo Riccardi, candidato sindaco del centrosinistra, ha sostenuto la necessità di investire sulla piccola e media impresa, pilastro principale dell’economia del paese.
Il suo programma elettorale, infatti, prevede un’iniziativa di assoluta novità rispetto a quello che è accaduto fino ad oggi: un laboratorio per l’innovazione e lo sviluppo economico del territorio, “una struttura bivalente, tecnica e politica. La parte tecnica dovrà occuparsi di reperire, in maniera assidua, risorse finanziarie: dei POR 2000-2006, la provincia di Foggia ha usufruito solo del 7%; la maggior parte di queste risorse sono andate verso altre realtà, come Bari e Lecce. La nostra struttura sarà capace proprio d’intercettare questi fondi, che sono rilevanti, milioni e milioni di euro che verranno spesi nel Mezzogiorno d’Italia per le regioni a Obiettivo 1, in particolar modo per la Regione Puglia, e che interesseranno tutto il sistema produttivo, dal turismo all’industria, all’innovazione.
La parte politica del Laboratorio, a sua volta, sarà costituita dai sindacati, dalle associazioni di categoria, dalle imprese, dalle banche, in modo da costruire percorsi di agevolazione per il sistema produttivo e di sostegno al mondo dell’impresa attraverso cooperative di garanzia del credito.
Questo farò, se sarò chiamato ad essere sindaco, per render il tessuto produttivo di Manfredonia attivo e partecipato”.
Riccardi ha parlato anche dell’Agenzia che si occuperà di promuovere il territorio e il turismo per 365 giorni all’anno, nelle stesse modalità sinergiche, e di un Osservatorio per le politiche del mare, “altro ambito in cui è importante investire risorse”.
Queste le proposte concrete e operative di Angelo Riccardi per il futuro della città.
In tutta risposta Raffaele Gramazio, candidato sindaco del PLI-MRE, sostiene che tra il dire e il fare c’è di mezzo il solito mare.
Intervento già infelice, ma reso addirittura sconfortante dal sostegno che ne riceve dal candidato sindaco del centrodestra, Stefano Pecorella, che esordisce: “In campagna elettorale i programmi sono pure enunciazioni di stile. Lo sappiamo tutti che fine fanno i programmi elettorali dei candidati sindaci: vengono allegati alle liste di presentazione, e poi dimenticati”.
È questo che pensa Pecorella del proprio programma elettorale? Un’appendice da asportare il prima possibile, un sacco pieno di frottole senza senso, raccontate agli elettori per raccogliere consensi, e poi accantonate nel dimenticatoio?
Ma allora di cosa sta parlando, il candidato del PdL, a tutta quella gente intervenuta per ridisegnare insieme il futuro di Manfredonia?
Di aria fritta?
Non lo sanno, i due competitor, che tra il dire e il fare c’è di mezzo Riccardi?
L’esperienza personale del candidato sindaco del centrosinistra è costellate di cose dette e fatte, e basterebbe guardare ai suoi cinque anni di assessorato alle Opere Pubbliche, alle cento e più opere realizzate e che sono sotto gli occhi di tutti, per capire che Angelo Riccardi è uomo concreto e di parola.
Ufficio Stampa Angelo Riccardi

L'amore conta
Sabato 27 febbraio 2010 il candidato sindaco del centrosinistra, Angelo Riccardi, a Borgo Mezzanone ha incontrato don Domenico Facciorusso, direttore della Caritas diocesana.
Prima tappa, ‘Casa Speranza’: l’accogliente struttura-dormitorio già da cinque anni è a disposizione di immigrati di passaggio, e si regge sulla generosità di alcune famiglie ma, soprattutto, grazie al contributo della diocesi, fortemente presente in questa piccola comunità rurale segnata da emergenze fuori della sua portata.
Riccardi ha osservato con attenzione, conquistato da alcuni quadri lasciati alle pareti da un ospite di passaggio, ma soprattutto da quella risposta data alle richieste di solidarietà che, a Borgo Mezzanone, emergono in forme particolarmente acute.
Seconda tappa, i giovani: vivendo in quella che definiscono una ‘terra di nessuno’, hanno sentito il bisogno di confrontarsi con il candidato sindaco, per sapere cosa aspettarsi e cosa sperare.
Non un incontro politico ma un riflettere insieme su tematiche civili e sociali, nell’ottica di una cittadinanza attiva.
“Innanzitutto vi ringrazio per l’occasione che mi concedete di incontrarvi”, ha esordito Riccardi.
“Questa ‘Manfredonia’ così lontana da Manfredonia la conosco bene, in quanto ho dovuto farci i conti da subito. Forse i più grandi tra voi sanno quante cose ho realizzato per Borgo Mezzanone, dal gas metano alla pubblica illuminazione, dalla farmacia al consultorio, dal recupero della piazza al restauro della chiesa e degli edifici annessi. Ma c’è ancora molto da fare.
E non lo dico solo perché siamo in campagna elettorale: ho sempre seguito questa realtà, a volte tirandomi addosso le ire di chi non condivideva la mia scelta.
A Borgo Mezzanone, come a Manfredonia, ho intenzione di ripartire dai giovani: metteremo all’opera le menti più brillanti per gestire il Laboratorio per l’innovazione e lo sviluppo economico, l’Agenzia per la promozione del territorio e del turismo, il Parco archeologico di Siponto, le fonti di energia rinnovabili per ottenere utili da investire nel sociale, a favore degli ultimi.
Con l’assunzione di un nuovo manipolo di vigili urbani intendo creare qui un presidio fisso e, utilizzando i PON del Ministero degli Interni, mettere anche la borgata sotto video-sorveglianza, per combattere il lavoro nero, l’abusivismo di ogni tipo, e creare nuovi posti di lavoro.
Inoltre credo molto nella tecnologia: a Borgo Mezzanone porterò la rete immateriale, l’ADSL e, attraverso internet, permetteremo alla gente di interagire con l’amministrazione pubblica.
Ancora, qui voglio creare un presidio civico, una struttura in grado di servire la borgata in un sistema amministrativo che deleghi funzioni: così i bisogni non peseranno soltanto sulle larghe spalle di don Domenico”, e lo sguardo ammirato di Riccardi questa volta va al parroco che, a Borgo Mezzanone, svolge egregiamente il ruolo suppletivo della pubblica amministrazione.
“E anche per questo punterò su di voi” torna a dire ai giovani, “perché non credo in una classe politica che ha fatto il suo tempo. Voglio partire da voi, per creare nuove sinergie e un rapporto di maggiore fiducia tra la politica e i cittadini”.
“Io stesso sono entrato in politica giovanissimo: a ventitre anni partecipai al mio primo consiglio comunale e, quando presentai il mio ‘Piano triennale delle opere pubbliche’ tutti mi diedero del visionario, dei miei progetti parlarono come del ‘Libro dei sogni’. Con pazienza ho dimostrato che le cose potevano cambiare, e le ho cambiate con il mio desiderio di farlo, con la passione che mettevo nel mio lavoro. Con l’amore”.
Allora l’amore conta?
“Moltissimo, tante scelte si fanno per amore. E la scelta di candidarmi a sindaco nasce proprio dall’amore che nutro per la mia città, e per i miei figli che a Manfredonia vivono”.
Ufficio Stampa Angelo Riccardi

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