Video: "I Valloni Meridionali del Gargano" di Ventura Talamo

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Oggi vogliamo presentarvi un nostro concittadino, Ventura Talamo, che ha una passione molto particolare, quella di girare video naturalistici sulla fauna e flora del nostro Gargano, cogliendo attimi particolari del nostro territorio.
Il video che vi proponiamo è intitolato “Valloni meridionali del Gargano”, che per un certo aspetto, possiamo proprio dire che è un vero e proprio documentario, accompagnato da bellissime immagini, ma anche da brevi descrizioni come il fenomeno carsico del nostro promontorio, per poi proseguire in una minuziosa descrizione di tutta la flora e fauna che popola per l'appunto i Valloni meridionali del Gargano, che lui stesso nell'intervista sotto riportata ci racconterà, come è nato questo piccolo capolavoro.

Conosciamo un po’ meglio Ventura Talamo, nato a Manfredonia del 1960, che alla nostra domanda “Come è nata questa passione?”, ci ha risposto in questo modo descrivendo sia la sua passione, le tecniche utilizzate per filmare e la sua storia

“La passione per la natura viene da molto lontano, forse un bisogno “genetico” che mi ha spinto fino dall’età di 14-15 anni a fare lunghe escursioni da solo o con amici verso le montagne vicine. Il vallone di Pulsano, allora fantasticamente integro e selvaggio, era una delle mie mete preferite . Negli ultimi anni 70 attivista della sezione del WWF di Manfredonia iniziai a dedicarmi al birdwatching frequentando assiduamente le paludi sipontine e il Lago Salso, allora Daunia risi.

Fino a che negli anni 90, socio di Altura, (Associazione per La Tutela degli Uccelli Rapaci e dei loro Ambiente), iniziai ad interessarmi allo studio degli uccelli rapaci ed in particolar modo al Falco Lanario.

Fu durante il monitoraggio di questo rarissimo falcone, presente nei nostri valloni, che per documentarne la presenza e studiare le caratteristiche individuali delle diverse coppie, iniziai delle riprese video attraverso il cannocchiale.

La tecnica del videoscoping, che consiste nell’unire un cannocchiale terrestre ad una videocamera è particolarmente adatta a produrre filmati di animali da grande distanza, dai 200 ai 400 metri, in modo da non arrecare loro nessun tipo di disturbo.

Da filmare i rapaci è nata gradualmente  l’esigenza di raccontare la bellezza degli ambienti che frequentavo, la magia dei nostri valloni . .

Così  è nato il documentario “Valloni meridionali del Gargano”

  “Valloni meridionali del Gargano “,confezionato peraltro in maniera casalinga,  non ha la pretesa di paragonarsi ai filmati sulla natura che ogni giorno possiamo vedere alla televisione, ma ha il grande valore di raccontare parte delle peculiarità della nostra terra, il Gargano , tra gli ambienti naturali più preziosi d’Italia.

Una ricchezza biologica, geologica e storica spesso conosciuta più all’estero che da noi “indigeni”.

Ecco, io spero che la visione di “Valloni meridionali del Gargano possa contribuire alla conoscenza del grandissimo valore naturalistico e storico della nostro territorio e ad una maggiore coscienza dei miei conterranei verso le problematiche ambientali di conservazione.

A quanti vogliono dedicarsi allo studio della natura garganica, ma anche solo il godere delle bellezze naturali, consiglierei di munirsi di un bel binocolo e una guida sugli uccelli e sulle piante mediterranee.

Percorrere i numerosi sentieri della Foresta Umbra, nei Valloni o sulle cime come monte Calvo e monte Spigno, con curiosità e attenzione apre ad un mondo sconosciuto ai più.

Respirare l’aria frizzante del mattino, i profumi delle fioriture della nostra macchia mediterranea , riempirsi dell’armonia dei canti dei nostri boschi in primavera, permette di ristabilire quel collegamento, quel filo interrotto con l’ambiente di cui siamo parte integrante.”

Ora vi proponiamo il video, un lavoro che ha impiegato molto tempo e tanta pazienza, perchè non basta solo avere una telecamera in mano e riprendere, ma bisogna saper cogliere gli attimi giusti e conoscere veramente il territorio per saper dove trovare  le specie più rare o gli animali più difficili da documentare (senza recare loro alcun disturbo), di una natura così vicina a noi, ma che quasi nessuno conosce e che forse dovremmo iniziare a proteggere un po’ di più, e che neppure gli "indigeni" cosi come li chiama il sig. Ventura, sarebbero stati cosi tanto capaci da ignorarla e in alcuni casi rovinarla.

Ringraziamo il Sig. Ventura Talamo che ci ha gentilmente concesso il video da poterlo mostrare a tutti Voi, Grazie!

 Si consiglia la visione del filmato a schermo intero, Buona Visione!