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venerdì 30 luglio 2010

Daunia Tur: Tutti insieme per le isole Tremiti - Video

Anche quest’anno le Isole Tremiti non potevano mancare nell’offerta turistica di Manfredonia il cui collegamento con il meraviglioso ed esclusivo arcipelago tremitese garantisce ai visitatori scrigni naturalistici di una bellezza unica e rara.
L’Associazione Daunia TuR organizza un itinerario “full-options” con viaggio in pullman fino alla località di Capoiale, viaggio con il traghetto, pranzo in ristorante e giro in barca con distribuzione di maglie promozionali del Gargano ai partecipanti all’itinerario.
L’obiettivo è che Manfredonia non diventi solo fornitore di servizi per le Isole Tremiti, ma bacino d’utenza per sviluppare un circuito turistico integrato per promuovere sotto un unico “brand Gargano” le esclusive isole che il mar Adriatico possiede, ricche di storia, cultura e tradizioni.

Le Isole Tremiti, un’oasi fuori dal mondo, ma non certo fuori dalla storia. L'arcipelago è composto dalle isole di San Domino, la più grande, dedita al turismo dove è presente l'unica spiaggia sabbiosa dell'arcipelago (Cala delle Arene); l’isola di San Nicola, il gioiello storico-artistico dell'arcipelago; l’isola di Capraia; l’isola di Pianosa; il Cretaccio, che può essere considerato il suo più grande scoglio.
Tutto l’arcipelago è caratterizzato da uno straordinario scenario di coste rocciose calcaree, insenature, cale, falesie, faraglioni e grotte marine. I fondali hanno un importantissimo valore naturalistico e la particolare limpidezza delle acque consente di osservare già a pochi metri di profondità spugne colorate, anellidi con variopinti ventagli, ricci e stelle marine.

Un’altra straordinaria attrazione è rappresentata dalla statua più grande di Padre Pio mai realizzata (e che, tra l' altro, rappresenta la piu' grande statua sottomarina del mondo), opera dello scultore foggiano Domenico Norcia è stata posta a 10 m di profondità vicino alla costa di Capraia, La statua e' davvero imponente: 3 metri di altezza, per un peso di 12,25 quintali più 110 quintali di basamento.
In epoca romana le isole erano conosciute con il nome DIOMEDEE, dal mitico eroe greco Diomede che secondo la leggenda, nel suo pellegrinare nel mare Adriatico, si fermò nella Daunia dove fondò diversi centri, ma la sua vita ebbe fine nell’arcipelago dove fu anche sepolto. I suoi compagni furono trasformati da Venere in uccelli: le Diomedee appunto, sono uccelli dalla grande apertura alare, che ogni primavera lasciano l’Africa Orientale verso l’Adriatico per nidificare sulle pareti a strapiombo tipiche della costa di queste isole. Il loro canto che si sente in particolare nelle ore notturne, altro non è che il lamento dei compagni di Diomede che piangono la perdita del loro eroe. Il loro nome Tremiti, fu attribuito successivamente dai Romani volendole indicare come tre monti che spuntano dalle acque del mare all’orizzonte.

Alcuni ritrovamenti sull’isola di San Domino testimoniano la presenza dell’uomo Neolitico ed altre testimonianze dell’età del Bronzo sono state rinvenute sull’Isola di San Nicola. In quest’ultima sono presenti resti dell’età classico-ellenistica ed anche una domus romanae. All’inizio dell’anno mille i Monaci Cassinesi avevano fondato un centro religioso.
Nel Medioevo notevole importanza acquistò l’Abbazia fondata nell’anno 1010 dai Benedettini Cassinesi sull’isola di San Nicola. La Chiesa di Santa Maria ed i resti della fortezza rappresentano uno dei gioielli architettonici più belli d’Italia. L’abbazia fu soppressa nel 1780 da Ferdinando II che vi sostituì una colonia penale. Il fascismo la utilizzò come luogo di confino per i dissidenti del regime.
Anche sotto l’aspetto naturalistico l’habitat delle Tremiti è un’autentico scrigno di tesori, in quanto è presente uno dei siti di nidificazione più importanti nel mediterraneo per la Berta Maggiore (Colonectris Diomedea), procellariforme come l'albatro, l'uccello delle tempeste e la Berta Minore. Questi uccelli hanno abitudini pelagiche: passano cioè la loro vita in mare aperto e ritornano a terra soltanto durante la stagione riproduttiva. Questo e tanto altro riservano “Le perle dell’Adriatico”, da vivere intensamente nella conoscenza ed esplorazione dei luoghi più suggestivi e mistici che la natura potesse regalare, dove il tempo non ha mai fine.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma il sindaco non ci aveva promesso che questa estate sarebbe stato ripristinato il collegamanto da manfredonia per le tremiti?

un'altra promessa non mantenuta

U sganiet ha detto...

e tu ti fidi dei politici?
La loro parola non vale una cicca

Anonimo ha detto...

Le Isole Tremiti sono scomode da visitare perchè manca un collegamento tra le Isole, per passare da un isola all'altra ti strozzano, è odioso!! Non vado più per questo!! Ma quando lo fanno questo ponte??

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