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mercoledì 18 agosto 2010

Festa Patronale 2010: Recuperate all'Aquila 2 tele dei Santi Martiri Sipontini

Agli inizi di febbraio del corrente anno,le agenzie di stampa abruzzesi comunicavano l’avvenuto restauro di due tele, recuperate nei giorni successivi al terremoto del 6 aprile 2009, da due luoghi divenuti simbolo di dolore e di distruzione: LAquila e Paganica.
Entrambe le città, forse sono in pochi a saperlo, hanno un forte legame spirituale e storico con la nostra vecchia città di Siponto-Manfredonia e la nostra arcidiocesi.
Una delle due tele, recuperata nella Basilica di Collemaggio di L’Aquila, riproduce S.Pietro Celestino che ammansisce i buoi, opera di Carl Borromeus Andreas Ruthart ; l’altra, recuperata nella chiesa di S.Maria Assunta in Paganica, riproduce cinque Santi Martiri Sipontini: Giustino, Fiorenzo, Felice, Giusta e Umbrasia.

Entrambe le tele sono in attesa di essere ricollocate nei luoghi che per secoli le hanno custodite ed in particolare la seconda, oggetto di grande devozione popolare, e che sono divenute i simboli più espressivi della volontà di rinascita delle popolazioni delle zone terremotate.
A questo punto ci si chiede: “Chi erano questi Santi Martiri, ad eccezione di S.Giustino, ed ai quali vanno aggiunti Santa Gratula, San Teodoro, Sant’Eusanio e tanti altri di cui non si conoscono i nomi e che furono martiri in nome di quel Gesù che l’immagine della nostra Madonna di Siponto ci indica come UNICA via per la salvezza?
Un gruppo ,in gran parte costituito da familiari,che aveva abbracciato la fede cristiana; essi con a capo Giustino e lungo le vie della transumanza, nel 281 d.c. da Siponto giunsero nella conca Vestina (attuale conca Aquilana), evangelizzarono e subirono il martirio nel 285, ad eccezione di S.Giustino che morì ottantenne ed è il patrono principale di Paganica.
Praticamente i Santi Martiri Sipontini sono considerati e venerati come i primi EVANGELIZZATORI dell’Abruzzo.
A questi santi, lungo le vie che li portarono al martirio,sono dedicate chiese e città.

A L’Aquila,un quartiere ed una delle quattro Basiliche con i relativi luoghi di accesso, sono dedicati a Santa Giusta.
A Paganica, dalla basilica romanica di S.Giustino, la domenica delle Palme parte la relativa processione; il Lunedì in Albis è festa patronale in onore e dei Santi Sipontini e della Madonna d’Appari.
A fine processione,dalla balconata della Chiesa di S.Maria Assunta, venivano mostrati i reliquari a cui seguivano la benedizione e l’accensione dei fuochi pirotecnici.
In un altro dei 99 castelli aquilani, Bazzano, c’è un’altra basilica romanica (con il luogo del martirio),dedicata a S.Giusta.Alle porte di Lanciano, luogo noto per il MIRACOLO EUCARISTICO, c’è una chiesa ed una vasta contrada dedicate alla memoria di S.Giusta ,invocata come protettrice contro la grandine e quindi dei raccolti .
A Sant’Eusanio Forconese,luogo in cui sono venerate e conservate le reliquie del santo, la figura del medesimo è riportata nello stemma civico.
Si potrebbe continuare con altre chiese,devozioni e tradizioni legate a questi nostri concittadini che ci hanno preceduto nella fede in Gesù, ma non è questa la sede.

Il presente breve articolo vuol essere di stimolo per una riscoperta delle nostre radici cristiane, di sostegno per le popolazioni abruzzesi che, da secoli, mantengono vivo il ricordo di questi martiri e anche di augurio che in tempi brevi possano le nostre città gemellarsi in nome di quella fede ricevuta, agli albori del cristianesimo, e agli abruzzesi data gratuitamente, se non in cambio del martirio.
Nel momento in cui la nostra città si appresta a festeggiare, solennemente, la Madonna di Siponto, cerchiamo di non dimenticare coloro che in questo momento, in particolare i fratelli abruzzesi, si trovano in difficoltà, rinnovando l’augurio di un giovane seminarista di Paganica:”al Venerdì Santo segue sempre la Pasqua di Resurrezione”.
Giuseppe Furio

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