La Giunta della Regione Puglia ha ritenuto compatibile con la programmazione regionale la riconversione nosologica nelle nuove discipline (20 posti letto di geriatria e 15 posti letto di lungodegenza) da attivare presso la struttura sanitaria San Michele, a Manfredonia, in considerazione dei dati riferiti alla popolazione residente nel territorio in cui insiste la struttura e della ristrutturazione della rete ospedaliera rispetto agli indicatori fissati dal piano regionale della Salute 2008/2010.
Sottolineo con soddisfazione come questo primo, importante risultato arrivi a coronamento di un impegno costante e di una mobilitazione collettiva, che ha visto i vari soggetti, ciascuno per la parte di propria competenza, svolgere un ruolo decisivo.
Mi riferisco alla significativa apertura da parte dell’assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore, alla piena disponibilità della proprietà, e a quella sinergia che istituzioni e sindacati sono riusciti a creare facendosi interpeti di una volontà comune in questa vicenda, su cui ho vigilato costantemente.
Perdere la struttura sanitaria ‘San Michele’, realtà assistenziale ormai consolidata a Manfredonia, sarebbe stata una duplice disgrazia: infatti sarebbe venuto meno non solo un servizio essenziale per i nostri concittadini, ma anche il futuro occupazionale dei 46 lavoratori della clinica.
46 famiglie che oggi vedono rispettati gli impegni assunti dalla proprietà con i vertici regionali, poiché potranno godere degli ammortizzatori sociali fino a quando la casa di cura non rientrerà nel pieno delle sue attività, si spera a settembre.
Ancora una volta, quindi, la collaborazione e le sinergie tra territorio e istituzioni hanno dato risposte concrete e costruttive.
Il sindaco di Manfredonia
Angelo Riccardi
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