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venerdì 15 ottobre 2010

Manfredonia: Il sindaco, "Non ho la facoltà di assumere al posto degli imprenditori"

Lo scorso 4 ottobre, negli uffici dell’Assessorato provinciale alle Politiche del Lavoro, è stata firmata la cigs in deroga in favore dei 42 lavoratori della casa di cura ‘San Michele’, “al fine di rendere economicamente meno doloroso per i lavoratori il periodo temporale necessario alla riconversione in atto”, come asserito dal legale della Daunia Medica srl, l’azienda che gestisce la clinica.
È stato programmato, quindi, un incontro tra lavoratori, sigle sindacali e Daunia Medica per stabilire il periodo di estensione dell’ammortizzatore sociale, un incontro importante da cui far emergere il futuro dell’azienda.

E l’incontro è avvenuto, venerdì 8 ottobre, ma il futuro dei 42 lavoratori non si è schiarito: la sottoscrizione della cigs in deroga, stando alle dichiarazioni dell’azienda, non bloccherà la procedura relativa alla riduzione del personale.
Insomma, una cassa integrazione in deroga come anticamera del licenziamento.
E tutto questo dopo che l’Agenzia regionale sanitaria Puglia ha dichiarato la riconversione nosologica della clinica “in 20 posti letto nella disciplina di Geriatria e 15 posti letto di Lungodegenza” ufficialmente compatibile con la programmazione regionale: riconversione attivata, tra l’altro, proprio per salvaguardare tutte le unità lavorative, compresi i lavoratori dell’ex cucina.

A questo punto, tra cigs, incontri rimandati e provvedimenti poco chiari, mi pare che sulla pelle dei lavoratori si stia conducendo un gioco sleale e crudele.
Questa vertenza e quella che riguarda l’Inside vanno avanti da mesi, ormai, e assumono ogni giorno di più l’aspetto di ferite insanabili nel tessuto occupazionale e produttivo della nostra città.
A questi lavoratori voglio dire che l’Amministrazione comunale rappresenterà sempre un presidio, solido e irremovibile, di difesa dei loro diritti.


Continuerò ad appoggiare con fermezza le giuste rivendicazioni di chi vuole tutelare il proprio posto di lavoro, messo a rischio sì da una congiuntura economica negativa a livello nazionale, ma anche da scelte discutibili di programmazione economica a livello locale.

La Pubblica Amministrazione non può certo sostituirsi al mercato, così come, da sindaco, non ho la facoltà di assumere al posto degli imprenditori; ma resterò sempre al fianco dei lavoratori, nello sforzo comune di mantenere e, se possibile, incrementare i livelli occupazionali.
E in questo sforzo invito le aziende a collaborare, dimostrando maggiore sensibilità verso le maestranze del territorio e, soprattutto, non permettendo mai che approssimazione e superficialità entrino nella gestione delle situazioni occupazionali e del futuro dei lavoratori, che oggi versano in condizioni di grande fragilità.
Come sindaco vorrei richiamare tutti a un forte senso di responsabilità, quella responsabilità sociale che deve indurre a non compiere scelte frettolose di ridimensionamento occupazionale, dopo aver avuto lunghi anni di utili e, magari, dopo aver usufruito di aiuti pubblici.
La perdita di unità lavorative ci impoverisce sempre più, e ogni posto di lavoro va difeso con i denti.

Il sindaco
Angelo Riccardi

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