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venerdì 15 ottobre 2010

Oasi Lago Salso, CSN: "Concrete azioni per difendere la Natura"

Comunicato stampa in risposta al Circolo di cacciatori CPA di Manfredonia in virtù del comunicato intitolato "Manfredonia, cacciatori contro ambientalisti: 'sono loro i colpevoli del degrado'"

Egregio Presidente del circolo CPA Matteo Trotta,
siamo contenti per la sensibilità che mostra il suo circolo nei confronti dell’ambiente e della difesa della natura. Cogliamo solo l’occasione per spiegare alcuni passaggi che riteniamo fondamentali e sicuramente consapevoli che le sue affermazioni siano soltanto frutto di disinformazione e poca conoscenza dello stato dei fatti.

Il canneto è un habitat di estremo valore che insieme alla Società “Oasi Lago Salso” stiamo cercando di tutelare anche in virtù dei recenti incendi dolosi e gli atti vandalici di cui è vittima l’area, inoltre all’interno del canneto nidificano specie rare di uccelli considerati prioritari di conservazione dalla Comunità Europea come la Moretta tabaccata o altre specie rarissime come l’Airone rosso, il Pendolino, il Tarabusino etc. lo sanno bene gli ambientalisti e i numerosi studenti che ogni anno visitano l’oasi naturalistica dai bambini (dalle 3000 alle 5000 visite annue) agli studenti universitari che ivi svolgono le loro tesi di laurea.

Sappiamo bene che il canneto in alcuni casi risulta essere invasivo e tende a chiudere i “chiari” ma è proprio per questo che sono state attuati progetti (tramite finanziamenti comunitari ottenuti grazie alle professionalità che gestiscono l’Oasi) di miglioramento ambientale e di ampliamento della zona umida (saranno realizzate nuove aree umide all’interno dell’Oasi).

Non staremo in questa sede a elencare i primati dell’Oasi che può trovare anche su internet ma recenti studi scientifici hanno dimostrato che il Lago Salso negli ultimi 5 anni ha aumentato la sua biodiversità tanto da permettere la colonizzazione di nuove specie come il Fenicottero rosa, la Cicogna bianca, il Marangone minore etc. in controtendenza a ciò che accade in altre aree italiane che vedono solo l’estinguersi di alcune specie animali.

Sui Falchi grillai attualmente è in corso un LIFE+ “Rapaci del Gargano”, progetto nato per la tutela delle specie ormai rarissime del promontorio fra i partner c’è appunto la Provincia di Foggia e il Consorzio di Bonifica del Gargano. Attualmente gli animali vengono allevati in voliera e successivamente liberati seguendo tutte le norme dettate dal Ministero dell’Ambiente di cui fa parte anche l’ex INFS (oggi ISPRA). Gli animali inoltre quando vengono liberati sono seguiti da alcuni ornitologi professionisti anche con l’uso della telemetria.

Invitiamo naturalmente il presidente Matteo Trotta e tutto il circolo a venirci a trovare all’Oasi Lago Salso di Manfredonia per poter chiarire altri dubbi, magari visitando anche l’Oasi, noi ambientalisti preferiamo parlare di persona e non attraverso i comunicati stampa, che probabilmente servono solo per fare demagogia o alzare polemiche spicciole.

Come ambientalisti ci permettiamo anche di darle un consiglio: gli “uccelli neri come le cornacchie, le gazze e i gabbiani”, come li definisce lei, nascondono peculiarità a volte uniche e caratteristiche delle paludi sipontine come il raro Gabbiano roseo o il Gabbiano corallino o la furba Gazza (presente anche nei disegni di Federico II), etc. ogni animale selvatico fa parte dell’ecosistema e per questo vanno tutelati e soprattutto rispettati. Saluti.

Il Centro Studi Naturalistici ONLUS 

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