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lunedì 18 aprile 2011

Manfredonia: La casa della Carità, 12mila metri quadrati realizzati in soli 2 anni

2 anni esatti per costruire la Casa della Carità, posa della prima pietra il 7 Febbraio 2009, inaugurazione 14 Aprile 2011, dimostrazione che quando si vuole si può portare a termine un opera così imponente in poco tempo.
Voluta dal compianto ex Vescovo di Manfredonia, Mons. Vincenzo D'Addario, che desiderava per Manfredonia, una struttura che potesse accogliere i più bisognosi e dare loro almeno un pasto caldo.
In poco tempo il sogno è diventato realtà, 12mila metri quadrati tra struttura ospitante, padiglioni, porticati e zona verde.

Posata la prima pietra dall'ex vescovo Mons. Domenico D’Ambrosio, trasferitosi poi a Lecce, che l'ha sostenuta e portata a termine, ora inaugurata in una gran festa da Mons. Michele Castoro.
 "In questo luogo la comunità eserciti con sapienza e amore la predilezione per i poveri, e tutti, sacerdoti, suore e laici, prestino con sollecitudine il loro servizio, come espressione di unità e comunione"

Tanti i presenti oltre a tutte le autorità, tanti fedeli e la gente del quartiere che ha visto nascere questa struttura, all'inizio prevenuta, pensando chissà cosa e chi poteva ospitare, mentre ora sono ricreduti davanti all'opera che sicuramente animerà e valorizzerà il quartiere.

Una struttura realizzata principalmente con l'8x1000 dato alla chiesa cattolica e con il contributo di tanti fedeli e generosi benefattori, ora invece aspetta il sostegno di ognuno di noi, sarà diretta da Don Stefano Mazzone, con l'aiuto delle suore della Carità, per loro è stata realizzata una struttura a parte, dove vivranno permanentemente insieme a Don Stefano al piano terra, mentre al piano superiore saranno allestite 8 camere per le donne incinte e giovani madri e donne in difficoltà.

Il resto della struttura, dal design originale rivestito da un mix di marmo e mattoni a faccia vista, che sfocia in un grande chiostro interno, è costituito da un dispensario, un assistenza infermieristica, una sala mensa, altre 8 camere per i sacerdoti anziani, che nel pensiero dell'ex vescovo, troveranno in questo luogo un posto dove andare e nello stesso tempo potranno continuare ad aiutare il prossimo, le altre stanza saranno dedicate a bisognosi e a chiunque si presenterà per un aiuto anche temporaneo.

La struttura progettata e diretta dall’Ing. Mario Azzarone, curata dall'economo diocesano il Dott. Matteo Totaro, e dall’Ing. Mario Salvemini, realizzata da una realtà locale forte e presente sul territorio, la MUCAFER, più volte ringraziata sia dal vescovo, sia dal sindaco Angelo Riccardi.

Il lavoro da fare di certo non finisce qui, c'è ancora da arredarla, rifinire le parti esterne, sistemare il verde, e soprattutto preparare e rendere operativa la gestione, il tutto si spera prima di 6 mesi, in modo da poterne usufruire in tutte le sue parti, e dotare la nostra città di un luogo, dove tutti potranno trovare rifugio senza nessuna distinzione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

è proprio una bella struttura!"

Giusy ha detto...

Vorrà dire che noi poveri illusi che abbiamo comprato le case nei vari comparti andiamo ad abitare nella casa della Carità, visto che le nostre sono anni che sono in costruzione. Oppure dobbiamo chiedere l'intercessione di qualche santo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Quando le cose funzionano nel verso giusto!

Aiutiamo gli africani ha detto...

Proprio quella che ci voleva per ospitare i tanti fratelli e sorelle africani e bambini che sfuggono dagli orrori della guerra. Ora mi aspetto un notizia ufficiale
sforzo della sinergia totale tra chiesa e politica locale
intesa ad ufficializzare la richiesta di ospitare i fratelli africani

Giusy ha detto...

Pensiamo ad ospitare prima i fratelli Italiani e sopratutto i nostri compaesani, prima di aiutare gli altri popoli....

Anonimo ha detto...

E'UNA BELLISSIMA INIZIATIVA LA CASA DELLA CARITA' SOPRATUTTO PER COLORO I QUALI, SEMPRE IN PRIMISSIMO PIANO, L'HANNO INAUGURATA E REALIZZATA, MA IN UN CONTESTO CIVILE SOCIALE ED ECONOMICO INSODDISFACENTE COME E'QUELLO DI MANFREDONIA ERA PROPRIO NECESSARIO? NON ERA MEGLIO INVESTIRE QUEL DANARO PUBBLICO PER ALTRE NECESSITA'IMPELLENTI. SIAMO ALLE SOLITE, LA GUERRA TRA POVERI. L'AIUTO NON VIENE DA CHI TI ASCIUGA LE LACRIME, MA DA CHI NON TE LE FA'VENIRE.

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