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venerdì 10 giugno 2011

Manfredonia: Ritorna un delfino nel porto (Foto e Video)

Grande sorpresa questa mattina nel porto di Manfredonia, probabilmente attirato da qualche nave, ha fatto la sua comparsa un delfino, da subito il ricordo è andato al compianto Filippo, che tanto ha dato a questa città non solo in termine di immagine e visitatori.
La scoperta è avvenuta da parte del Prof. Giovanni Simone, esperto di specie marine e da sempre conoscitore di delfini, e da un pescatore Michele Conoscitore.
Oltre a loro, Alberto Gatta e Antonio Sireno, membri dell'Associazione Nazionale dei Carabinieri di Manfredonia, e da poco nominati dal ministero guardiani del mare.
 
A prima vista il delfino, molto piccolo rispetto a Filippo, ha una lunghezza di circa 2 metri, non è un Tursiope, come il suo famoso antenato,  ma sembra della specie "Stenella".
Il mammifero che tornava spesso in superficie per respirare, ha problemi di respirazione, sembra stordito, probabile causa dell'entrata nel porto, e dell'allontanamento dal branco.
Presenta sul muso delle ferite che si è procurato da solo questa mattina, mentre entrava nel porto, rimbalzando contro ancore e catene.

Subito dopo la scoperta è stata allerta la capitaneria di Porto di Manfredonia, oltre al comandante Cerri Alessandro e tutto l'equipaggio della motovedetta 817 dei carabinieri marittimi, che si sono recati sul posto.
Ora per sapere se il delfino sopravviverà e per scoprire che problemi riscontra, si aspetta la visita del veterinario, Giordano,  in arrivo da Molfetta, un attesa che si poteva evitare se il tanto annunciato Osservatorio dei delfini nel golfo di Manfredonia era operativo...

Se il delfino sopravviverà speriamo che rimanga nel nostro porto e che diventi il nuovo filippo, sperando questa volta che ci rimanga per tanto tanto tempo...

Di seguito un breve video e le foto del nuovo delfino 



5 commenti:

Anonimo ha detto...

mah!spero per lui vada a nuotare in altri mari, altrimenti rischia di fare la fine di filippo, tanto noi a manfredonia non sappiamo tenerci nulla. un giorno ci sveglieremo e troveremo la spiaggia della sirenetta senza mare e se non staremo attenti qualcuno sarà capace anche di vendere la madonna di siponto!infatti alcuni paesi vicinoi chiamano noi manfredoniani TERMINATOR!!!!!!nel senso ch non siamo capaci di tenerci quel poco di buono che abbiamo e tanto meno non sappiamo lottare per ciò che è nostro!

Anonimo ha detto...

Mi sa che vi hanno copiato l'artico sulla Gazzetta del Mezzogiorno di ieri....

Domenico Sergio Antonacci ha detto...

ecco l'articolo..scusate gli errori di formattazione...

I delfini amici del golfo sipontino dopo dieci anni compare l'«erede» di Filippo ANNA MARIA VITULANO l MANFREDONIA. Un delfino, che dovrebbe appartenere alla specie Stenella, è stato individuato da alcuni pescatori di Manfredonia che ne avevano avvistato la presenza all'interno del porto commerciale, nelle acque basse del molo di ponente. Con il lavoro sinergico messo in atto da Giovanni Simone, dal pescatore Michele Conoscitore, da due membri dell'associazione carabinieri Alberto Gatta e Antonio Sireno (da poco titolari di una speciale delega di guardiani del mare) e del comando della Capitaneria di Porto di Manfredonia che ha inviato a supporto la motovedetta CP817, si è cercato di tenere il mammifero in zona sicurezza in attesa che giungesse il veterinario per prestargli le prime cure necessarie. L'avvistamento ha suscitato forti emozioni per il richiamo alla mente della vicenda del delfino Filippo, rimasto a giocare nelle acque del porto di Manfredonia e lungo la riviera sipontina per diversi anni, fino a quando la mano di uno o più scellerati gli ha fatto ingoiare ed esplodere alla cavità orale un piccolo ordigno che gli ha procurato ferite mortali. Il primo a gioire dell'arrivo di un altro delfino in rada (nelle scorse settimane venne avvistata una coppia di tursiopi che poi avrebbero ripreso il largo) è proprio Giovanni Simone, docente in pensione, socio della Lega Navale Italiana e cofondatore del centro di cultura del mare, che con Filippo aveva instaurato un rapporto di amicizia molto speciale che gli ha consentito di entrare in contatto fisico con il tursiope la cui scelta di vivere per anni nel golfo di Manfredonia in solitudine e, quindi in contrasto con le abitudini di questo mammifero marino che si sposta in gruppo, ha attirato una miriade di studiosi, esperti, scienziati e testate giornalistiche che hanno voluto documentare la strana vita del delfino Filippo. L'esemplare che si aggira ora nel porto è più piccolo dell'indi menticato Filippo. A prima vista è sembrato disorientato e piuttosto affaticato, probabilmente a causa delle difficoltà respiratorie che lo hanno spinto a riemergere per respirare con una frequenza maggiore del solito. A valutarne il reale stato di salute è stato chiamato da Molfetta il veterinario che opera nel centro di recupero tartarughe marine del WWF che con il centro cultura del mare, pescatori e la sezione di Manfredonia della LNI ha stretto una forte collaborazione divenendo il centro di riferimento per la cura degli esemplari di caretta caretta che finiscono nelle reti dei pescherecci sipontini.

Anonimo ha detto...

Spero anch'io che il delfino vada a nuotare in altri mari. Lungo le nostre coste ha poche possibilità di sopravvivere, basti pensare ai capodogli che si spiaggiano e muoiono regolarmente.

Anonimo ha detto...

Per me è giusto che vada in mare aperto e non resti qui perché non è sicuro in questi mari e potrebbe morire : l'uomo è pericoloso per questi animali e può gettare in qualsiasi momento il petrolio in mare!
Prego per questo delfino che si salvi e vada in un mare più sicuro!

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