
Nella tarda mattinata del 17.09.2012 si presentava in Commissariato una signora in profondo stato di agitazione, denunciando di aver subito il furto del suo portafogli presso una cartolibreria, mentre si apprestava a pagare la rata del mutuo, soldi faticosamente racimolati dopo diversi mesi in cui suo marito non aveva percepito lo stipendio; la donna raccontava l’episodio di cui era stata vittima dando generiche descrizioni del malfattore e di un suo amico presente al momento della commissione del reato.

Apprese le fattezze somatiche del reo, si appuravano essere corrispondenti alle caratteristiche di G.P., negli ultimi tempi frequentatore del citato pregiudicato.

Portatisi presso il citato nosocomio sin da subito il colpevole, vistosi scoperto, ammetteva le proprie responsabilità fornendo indicazioni su dove si trovasse il portafogli asportato, cioè sotto il lavandino della sua abitazione, posizione ove effettivamente la moglie lo rinveniva e lo consegnava agli operanti.
Il portafogli, completo di tutto il suo contenuto, veniva quindi riconsegnato all’avente diritto, con l’entusiasmo della vittima per l’immediata risoluzione del caso e la ritrovata possibilità di pagare il mutuo ed evitare ulteriori problemi.
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