
E’ questo il nocciolo dell’ordinanza emessa dal Sindaco Riccardi nei confronti della Regione Puglia e riguardante la situazione di inondazione della parte periferica di Ippocampo, quella andatasi sviluppando sulla direttrice del Viale Azzurro e costituita da una serie di ville.

Il provvedimento del Sindaco di Manfredonia si pone come extrema ratio ad una situazione di grave disagio ambientale e sociale che si trascina ormai da diversi anni.
Almeno dal 2009 allorquando – viene ricordato nell’ordinanza – si verificarono inondazioni dal mare di particolare violenza.
Almeno dal 2009 allorquando – viene ricordato nell’ordinanza – si verificarono inondazioni dal mare di particolare violenza.

Sopralluoghi dei tecnici comunali hanno accertato che lo stato dei luoghi possa ulteriormente peggiorare dal momento che sono attese altre mareggiate.
Di qui l’urgenza di interventi immediati così come del resto previsti nella “Prima fase” dello “Studio tecnico scientifico relativo ai fenomeni di erosione del mare ed inondazioni della riviera sud di Manfredonia e per l’individuazione dei possibili rimedi”, redatto dal “Gruppo di Lavoro” coordinato dal prof. ing. Alberto Ferruccio Piccinni -Responsabile Scientifico.
Di qui l’urgenza di interventi immediati così come del resto previsti nella “Prima fase” dello “Studio tecnico scientifico relativo ai fenomeni di erosione del mare ed inondazioni della riviera sud di Manfredonia e per l’individuazione dei possibili rimedi”, redatto dal “Gruppo di Lavoro” coordinato dal prof. ing. Alberto Ferruccio Piccinni -Responsabile Scientifico.
“Durante la prima fase di lavori – spiega lo studio tecnico - sarà realizzata una duna artificiale che si svilupperà lungo tutto il litorale compreso tra la foce del Peluso e la foce del canale a Sud di Ippocampo.
La duna sarà ubicata ad una distanza di circa 30 m dall’attuale posizione della linea di riva, ed avrà un’altezza al colmo di +3.0 m s.l.m.m.; tale quota è sufficiente a garantire dal pericolo del sormonto delle acque marine per effetto della risalita del moto ondoso in quanto risulta superiore al massimo valore di sovralzo calcolato.
Per impedire che il corpo della duna possa essere direttamente investito dalla risalita del moto ondoso lungo il profilo della spiaggia emersa, è stata prevista una protezione al piede della duna, sul lato mare, costituita da una mantellata in massi naturali di 1° categoria”.
La duna sarà ubicata ad una distanza di circa 30 m dall’attuale posizione della linea di riva, ed avrà un’altezza al colmo di +3.0 m s.l.m.m.; tale quota è sufficiente a garantire dal pericolo del sormonto delle acque marine per effetto della risalita del moto ondoso in quanto risulta superiore al massimo valore di sovralzo calcolato.
Per impedire che il corpo della duna possa essere direttamente investito dalla risalita del moto ondoso lungo il profilo della spiaggia emersa, è stata prevista una protezione al piede della duna, sul lato mare, costituita da una mantellata in massi naturali di 1° categoria”.
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